L’annuncio dell’assessore regionale Corigliano.Questi Istituti  tecnici verranno aperti entro la fine del 2019,punteranno ad una specializzazione anche in ambito naturalistico ed enogastronomico.

La Regione Calabria ha annunciato la nascita di cinque nuovi Istituti tecnici superiori, uno dei quali sorgerà a Vibo Valentia, gli altri a Soverato,Soverato,Crotone, Cosenza e uno nel Reggino.A dettagliare il progetto, nel corso di un seminario, sono stati l’assessore regionale all’Alta formazione Maria Francesca Corigliano e Carlo Migliori, presidente Its Tirreno – Fuscaldo. L’evento di orientamento ha visto gli interventi di Alessandra  Focà, project manager Its – Reggio Calabria e Giulio Benincasa dell’Ufficio scolastico regionale. Presente anche la dirigente regionale Antonella Cauteruccio, oltre ai rappresentanti degli Its della Calabria e ai dirigenti scolastici. Gli Its sono istituti di alta formazione post-diploma, quindi pensati per giovani diplomati (o anche per adulti) che intendano specializzarsi in ambiti specifici ma che non siano universitari, con un percorso della durata di due anni. Le figure formate guardano all’industria 4.0, in aree quali efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, Made in Italy, tecnologie innovative per i beni culturali e le attività culturali, turismo, informazione e comunicazione

 

Corigliano – «La Regione  ha investito molte risorse, dato che i fondi ministeriali erano irrisori, appena 20mila euro ad istituto. Per gli Its, nati nel triennio 2011/2013, oggi la Regione ha destinato 260mila euro di fondi Por per ogni istituto. Nel 2016, dunque, 1 milione di euro, nel 2017 1 milione e mezzo, stessa cifra per il 2018». Gli Its, come specificato dall’assessore Corigliano, dovranno impiegare «un corpo docente fortemente specializzato» e prevedere «la certificazione linguistica B1 e per coloro che si specializzano in ambito turistico la B2», oltre ad una formazione in ambito naturalistico, enogastronomico e ambientale».

                                                                                               FONTE:IL VIBONESE